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La filarmonica di Castellamonte, senza poter contare su alcun tipo di contributo economico, ha lavorato all'organizzazione di questo evento per molti mesi e domenica 25 settembre ha raccolto il plauso di tutti i trombettisti partecipanti e di tutto il pubblico intervenuto al concerto.
Al raduno sono intervenuti trombettisti dal brasile, dagli stati uniti, dal giappone e da tutto il nord italia.
L'ospite d'onore, l'artista internazionale Fabrizio Bosso, dopo una introduttiva intervista - dibattito, ha seguito tutta la preparazione del concerto diretto da Ercole Ceretta, tromba dell'orchestra sinfonica della RAI.
Al termine dei discorsi ufficiali della chiusura della Mostra della Ceramica ha preso la parola il presidente della Filarmonica Giacomo Spiller che ha evidenziato come questo concerto abbia segnato per la scuola di musica un brillante inizio dell'anno scolastico, invitando i ragazzi presenti ad iscriversi ai tanti corsi proposti dalla filarmonica e come il titolo della manifestazione sia stato scelto perchè le bande musicale vogliono rivendicare e dire ad alta voce con le loro note come rivestano ancora oggi un ruolo fondamentale all'interno della nostra società e come le stesse possano essere lo strumento ideale per avvicinare i giovani al mondo della musica. La parola è quindi passata a Simone Telandro, docente del Liceo Musicale Casorati di Novara, che ha illustrato i brani studiati e proposti nel concerto, in particolare i brani prettamente classici contrapposti ai brani jazz appositamente composti per dare la possibilità a Fabrizio Bosso di incantare i presenti con una serie di improvvisazioni che hanno messo in luce le sue universalmente riconosciute doti musicali con un perfetto connubio di tecnica e di fantasia. Il pubblico intervenuto in massa ha circondato in un ideale abbraccio il palco dei trombettisti creando nella piazza, giustamente chiusa al traffico, una atmosfera degna dei migliori teatri e palcoscenici.
Ottanta trombettisti, un artista d'eccezione, un direttore impeccabile, una filarmonica perfetta organizzatrice dell'evento, hanno riportato ancora una volta la città di Castellamonte ad essere riconosciuta come la capitale della buona musica canavesana, senza nulla invidiare ad altre relatà che possono contare su budget di tutt'altro livello.
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